È giunto oggi a conclusione il Concorso internazionale di progettazione per il recupero e la rifunzionalizzazione del compendio “Villa Mater – Riccardo De Angeli”, sito a Rivoli (TO) con l’obiettivo di realizzare una “residenza collaborativa per la longevità”, sperimentando nuove modalità di abitare capaci di mitigare la vulnerabilità, la solitudine e l’esclusione legate all’avanzare dell’età.
Il concorso, indetto da Fondazione Ufficio Pio insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo e a Fondazione per l’architettura / Torino, con il patrocinio della Città di Rivoli, ha preso avvio nel giugno 2023, ospitato sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano. Sono state presentate 34 proposte, tra le quali la Commissione ha individuato i 5 progetti che hanno avuto accesso alla fase finale di selezione.
Il raggruppamento R3architetti è stato proclamato vincitore: la proposta presentata si è distinta per la capacità di rispondere al meglio alle richieste progettuali e per la qualità della composizione architettonica e paesaggistica, con particolare attenzione al recupero dell’esistente, alla valorizzazione dell’identità storica di Villa Mater, alla relazione del compendio con il contesto, agli aspetti funzionali e ai fattori di benessere ambientale.
Fondazione Ufficio Pio, con un investimento di oltre 4 milioni di euro – cifra a cui si potrà aggiungere un contributo di Compagnia di San Paolo al fine di adeguare il budget all’incremento del costo dei materiali – si è proposta di trasformare, entro i prossimi 2 anni, il complesso immobiliare in disuso in un presidio comunitario dedicato al tema della longevità attiva, con l’obiettivo di sperimentare una soluzione abitativa innovativa per la fascia della popolazione over 60 e di accogliere una sfida sociale e culturale derivante dall’evoluzione demografica della nostra società.
Villa Mater sarà quindi restituita alla collettività in chiave contemporanea sul modello Senior Social Housing. Il compendio incorporerà varie aree suddivise tra unità abitative autonome in locazione a persone over 60, sole o in coppia, autosufficienti; spazi e servizi per incoraggiare la socialità tra i residenti; parco e spazi aperti al pubblico per favorire l’interazione sociale a scala di quartiere, insediando anche funzioni commerciali – quali ad esempio attività di ristorazione, caffetteria, foresteria – e una animazione sociale e culturale.
«Villa Mater sarà una “residenza collaborativa per la longevità” ovvero un nuovo modello di residenzialità capace di mitigare la vulnerabilità, la solitudine e il rischio di esclusione sociale legati all’avanzare dell’età –specifica Franca Maino, Presidente della Fondazione Ufficio Pio. La struttura si rivolgerà principalmente a “futuri anziani”, persone o coppie over 60 unite dal desiderio di non sentirsi sole e da valori condivisi nella scelta di vivere in un contesto abitativo più adeguato rispetto al proprio e ai bisogni dell’età che avanza, stimolati anche da nuove opportunità di impiego del proprio tempo. A questo fine sarà a breve avviata la prossima importante fase dell’iter progettuale, la ricerca dei futuri residenti scelti anche tra persone che manifestano l’interesse a svolgere attività di impegno culturale, sociale, di comunità».
La Commissione giudicatrice del Concorso, presieduta dall’Arch. Massimo Alvisi, fondatore dello studio Alvisi Kirimoto, è composta da Sophie Agata Ambroise, architetto-paesaggista, fondatrice di Officina del Paesaggio; Giordana Ferri, architetto, Direttore esecutivo Fondazione Housing Sociale; Franca Maino, Presidente Fondazione Ufficio Pio; Marco Sisti, già Presidente Fondazione Ufficio Pio.
La Commissione ha sottolineato come la soluzione proposta si muova in prefetto equilibrio tra il recupero delle caratteristiche originarie del giardino e degli edifici e l’inserimento di elementi architettonici innovativi e di valore estetico.
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Tutti gli elaborati dei finalisti e la documentazione del Concorso sono reperibili sul sito www.abitarevillamater.concorrimi.it.